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lunedì 3 settembre 2012

Regina per un giorno

"Tutte le spose meritano una festa. A qualunque eta"'. Questo e' il pensiero della mia amica Brandi, dall'Idaho, che ha organizzato per me la piu' divertente, rialssante e imbarazzante festa di addio al nubilato mai esistita! 
Tutto inizia a luglio. La mia Brandi (una stupenda ragazza del vecchio West americano, bionda e con gli occhi blu) mi dice di tenermi libera per il primo settembre, perche' sta organizzando il mio Bachelorette Party*. Ovviamente, deve mantenere il segreto e non puo' rivelare molto; le chiedo solo una cosa: niente uomini nudi e torte a forma di pene. Va bene che ogni sposa merita una sua festa prima del matrimonio, ma correre da un bar all'altro ubriache e infilare banconote nelle mutande sexy di qualche spogliarellista mi sembra decisamente troppo. Mi tranquilliza: sara' solo una cena leggera con qualche amica.
Iniziano e finiscono le vacanze, e la data si avvicina sempre di piu'. Ricevo qualche dritta, ma sempre poche cose, tanto che non riesco a capire di cosa si tratti. Alla fine di agosto, qualche giorno prima il mio Bachelorette Party, Brandi mi spiega che verra' a prendermi alla tale ora e che io dovro' essere depilata (!) e avere con me delle infradito. Penso a un giro in piscina (qui in Olanda ce ne sono tantissime), e mi rassicuro. Niente uomini nudi. Meno male!

Quando la Prius ibrida di Brandi si ferma di fronte a casa, la faccio entrare per la consueta tazza di caffe' Nespresso (una delle cose belle dei matrimoni e' che c'e' sempre qualcuno che ti regala una macchina per il caffe'!). Lei ha in mano due cose: una tiara con brillanti fucsia e una fascia in tono con su scritto Bachelorette, direttamente dall'America. Felice e serena-fosse anche perche' passero' circa 5 ore lontana da casa, senza preoccuparmi di figlio e futuro marito, pranzi merende e pannolini-salgo sulla Prius. E qui, con il sole che filtra gentile dal vetro, scopro qualcosa di piu': si va in una Spa per un'intera giornata tra ragazze. Che saranno 10, non un paio come mi era stato detto! Ci sono Jessica, Mariana, Kelly, Jessica, Jennifer, Ruxi, Sara, Lindsey, Brandi e io. Assenti giustificate: Sanna, Susanne, Jennifer, Tania, Kate e Julissa. Arriviamo a Geldrop, ilari e contente. All'ingresso ricevo baci e congratulazioni, foto di rito e due buste con biglietti d'auguri e soldi da spendere per la giornate; oltre a una chiave per lo spogliatoio e un foglietto con la mia giornata: ingresso, sauna, piscina, massaggio rilassante di 25 minuti, pranzo, trattamento per il viso, te pomeridiano, uso di tutte le docce e Jacuzzi della Spa. Come ragazzine alla prima gita da sole, ci scambiamo sorrisi di approvazione e commenti da mamme: Una giornata senza bimbi, Oggi non dobbiamo pensare a nulla e simili. Un gentil ragazzo, in un moderato inglese, ci mostra la Spa e ci spiega come funziona. Scopro che le ragazze si sono scambiate messaggi sulla giornata, ridendo sull'essere nudi in una sauna. Capisco che mi sono persa parte del divertimento, ma va bene cosi'.

Mentre scendiamo nella hall, verso la piscina piu' grande al coperto, scopriamo qualcosa: che ci sono uomini nudi. E non solo. Che qui tutti-a esclusione dei dipendenti-girano nudi. NU-DI. E visto che sono circa le 10.30 di sabato mattina, ci sono in maggioranza persone anziane. Ci guardiamo, ridacchiamo imbarazzate, e vorremo chiedere al gentil ragazzo se qui si va in giro nudi, non solo piscine, ma la risposta arriva immediata. Donne e uomini entrano e escono da docce, saune e piscine come la loro mamma li ha fatti, senza neanche la classica fogliolina di fico. Nel gruppo, oltre me, ci sono 6 ragazze americane (dalla costa est all'estremo ovest), una rumena, una messicana e una danese. Nel nord Europa questo tipo di saune sono nella norma, in Italia no. In America neanche a parlarne.

Non sappiamo cosa fare, ne' dove guardare. Alcune di noi vanno nel giardino esterno a bere un caffe', altre girano per la hall. Decidiamo dove mangiare (scegliamo con cura un posto dove, probabilmente, non ci sara' nessuno), e ci incamminiamo, ognuna verso il proprio massaggio/manicure. Quando entro nella stanza dei massaggi, trovo un ragazzo, ma non mi preoccupo. Lui si presenta (lo fanno tutti, qui) e mi chiede se sono una regina, visto che porto la tiara in testa. Gli spiego che sono una futura sposa, lui mi sorride e inizia il massaggio.

Verso mezzogiorno e mezzo arriva l'ora del pranzo, ma noi siamo ancora tutte in accappatoio regolamentare, coperte. Ci rilassiamo, mangiamo, ci scambiamo dettagli sulla gravidanza e sul parto (le donne parlano spesso di questi argomenti, come in una gara a "non sai quello che e' successo a me"), in un melting pot di idee, culture e pensieri. Ridiamo, beviamo, festeggiamo una nuova pancia in arrivo, e ci rilassiamo. Parliamo di tutto; scopro che alcune di loro amano film italiani, qualcuna racconta fatti della propria vita o il suo punto di vista su determinati argomenti. Mi trovo spesso a chiedere cosa percepiscano loro della mafia, e le risposte sono diverse: chi vive nel Mid-West pensa che questo tipo di cose esistano solo nei film, chi viene da New Jersey le conosce a menadito, per averle viste accadere. Essere expat vuol dire anche questo, non solo entrare in contatto con altre culture, apprezzarle e comprenderne le diversita'. Significa capire che queste persone diventano parte delle nostre vite, come una famiglia, perche' quando sei a 1500 km da casa e hai bisogno di aiuto, non telefoni alla mamma, ma all'amica. Perche' anche lei sa quello che stai passando, lo sa bene e lo vive ogni giorno sulla sua pelle. Ognuna si crea una rete di "familiari acquisiti".

In questo stato, ci alziamo e decidiamo che non possiamo stare tutto il giorno a vergognarci. E ci buttiamo. Fisicamente, nella piccola Jacuzzi al coperto. Nude. Siamo cosi' imbarazzate che non facciamo altro che ridere. Le battute si sprecano, tra i "guarda come sono grassa" a "si era detto niente uomini nudi", ma ci divertiamo. Ci ambientiamo, e proviamo a divertirci senza pensare al fatto che siamo nude in mezzo a completi estranei. Una di noi si nasconde perche' convinta di aver incontrato uno degli istruttori della palestra che frequenta. Alcune di noi proprio non ce la fanno, e rimangono sedute a sorseggiare bibite. 

Dopo un po' entriamo e usciamo da una piscina all'altra, facciamo docce, andiamo nelle saune, e ci godiamo la festa. Il nostro ego e' sistemato: nessuna pensa piu' al grasso in eccesso, al seno non piu' tonico, alla nudita'. Ci divertiamo. Ci godiamo la giornata. Il bagno nell'acqua salata e' come rientrare nel ventre materno, la sauna alle rose rende felici, quella all'eucalipto libera i polmoni. 

E' come mettersi a ballare quando non lo fa nessuno. Ci si vergogna perche' si pensa che tutti ci stanno guardando, quando poi ci si rende conto del fatto che siamo solo un'altra persona sulla pista. In questo caso, l'ennesima donna nuda in mezzo a tante altre, alcune delle quali estremamente belle. E' come rendersi conto che al mondo non ci siamo solo noi, che non tutti ci stanno a guardare. Insomma, stare nudi in una Spa non fa solo bene al fisico, ma anche alla psiche. Ridimensiona un po' il nostro modo di pensare, io-centrico, o meglio ego-centrico, come se Galileo non fosse mai esistito, e l'unica teoria sull'universo fosse ancora quella tolemaica (ove noi siamo la Terra al centro di tutto).

Alla fine, usciamo dalla Spa verso le 18. Ancora felici, contente di quello che abbiamo fatto e di tutto quello che siamo riuscite a buttarci alle spalle. E di quanto ora siamo ancora piu' vicine. Per ragioni di privacy non ho potuto scattare foto all'interno della struttura. Ne ho una di tutte noi, all'ingresso, ignare di quanto questa giornata avrebbe potuto cambiarci.

* Bachelorette Party: Usanza anglosassone che indica la festa di addio al nubilato organizzata dalla damigella d'onore, o dalle amiche, della futura sposa. Si puo' trattare di festa in un bar, cena, aperitivo, ma non indica piu' necessariamente una festa con uomini nudi e tanto alcohol. Si differenzia dal Bridal Shower (la parola Shower proviene dal Baby Shower, festa in cui si regalano oggetti per il bagnetto del nascituro) perche', in questo secondo caso, parenti e amici portano doni agli sposi. Il Bachelorette Party, come dice la parola stessa-significa "giovane donna non sposata"-, e' per sole donne. Per gli uomini esiste il Bridegroom Party

2 commenti:

  1. Ah, io concordo con la tua amica Brandi: un addio al nubilato non si nega a nessuno! Allora auguri! :)

    LaChiara

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  2. Grazie LaChiara! E' stato divertente, anche se pieno di uomini nudi:) RIferisco a Brandi!

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