Translate

lunedì 19 marzo 2012

On The Lighter Side - Torta paradiso alla crema e frutti di bosco senza glutine

Visto che non si puo' parlare solo di argomenti seri, e vista l'ora (in Olanda hanno gia' mangiato, ma per gli italiani sta per arrivare l'ora di mettersi a tavola), ecco la ricetta per una torta paradiso farcita di crema e decorata con frutti di bosco. Il tutto rigorosamente senza glutine.

Eccola: 300 gr di fecola o di farina (io ho usato quella della FInax della Fibrepan); 200 gr di zucchero a velo; 200 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente; 6 uova intere; 1 bustina di lievito per dolci (io ho trovato quella da 10 gr, credo che in Italia si usi quella da 16 gr); un pizzico di sale. Si sbattono le uova intere con lo zucchero, poi si aggiunge il burro ammorbidito. Poi si setaccia la farina con il lievito e si aggiunge al composto di uova, burro e zucchero. Si inforna nel forno tiepido a 160' per 20 minuti, e poi a 180' per altri 10 minuti.

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 2

Ovviamente non ci si puo' fare una giusta impressione se si guarda SOLO a un paio di esperienze (piu' o meno negative). Per questo oggi, o lettori immaginari, vi parlero' di un altro lato dell'educazione dei bambini in Olanda. O, almeno, di quello che ne ho percepito io.

Nel pomeriggio sono passata in un asilo/nido/scuola materna (diverso da come lo intendiamo in Italia) per capire che tipo di servizi possono offrire a chi, come me, non ha nessuno a cui lasciare il bambino per qualche ora durante il giorno. Il posto, vicinissimo a casa (veramente around the corner) mi e' sembrato molto accogliente e mi ha colpita la "liberta'" con la quale i bambini presenti (in eta' dai 4 anni in su) potevano giocare, sotto l'occhio attento di alcuni educatori che, pero', cercavano di non intervenire e lasciare fare ai piccoli. Poi ho chiesto informazioni, e un gentilissimo ragazzo mi ha spiegato le funzioni e le specifiche del posto. 

giovedì 15 marzo 2012

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 1

Ogni cultura porta con se' differenze e aspetti che ad altri possono sembrare assurdi. O fuori luogo. Quello che, finora, mi ha "sconvolta" del sistema olandese e' il rapporto con l'educazione e il trattamento dei bambini. Ora, noi mamme italiane siamo famose nel mondo per il nostro attaccamento morboso ai cuccioli, per le paure che ci portiamo dietro (non prendere freddo, mangia, quello e' sporco, eccetera eccetera) e per il nostro lato da "pezza calda" (definizione di mia madre. Significa, appunto, tendenza a coprire e a proteggere spinta all'estremo). Proprio la settimana scorsa le mie amiche international mi hanno chiesto, tra le risate, di raccontare cosa fa un'italica mamma (siamo famose nel mondo...). 

venerdì 2 marzo 2012

Facciamo amicizia con l'ospedale di Eindhoven

Fatto. Abbiamo timbrato il cartellino. Ora siamo a posto. Come direbbe la mia amica Paola, ora abbiamo una stellina: quando ne hai 5, ti danno un premio (un gesso gratuito?). Il mio bimbo e' stato male e, ancora senza dottore, siamo corsi all'ospedale di Eindhoven, il Catharina-Ziekenhuis. Alle due di notte siamo entrati nel pronto soccorso con un bambino urlante. Prima cosa positiva: abbiamo parcheggiato subito fuori dall'ingresso. Una volta spiegato al medico di guardia il problema, abbiamo aspettato poco (non piu' di mezz'ora) prima di incontrare il pediatra di turno. Un ragazzo giovane, che ha seguito la situazione di Leonardo in ogni dettaglio, non trascurando nulla (neanche di darmi una pacca sulla spalla e rincuorarmi mentre piangevo a dirotto, o offrirci un caffe').