Avete presente la scena di
Frankestein Junior di Mel Brooks, quando Gene Wilder si rende conto di poter
seguire il sogno di suo nonno e riportare in vita un morto? L'urlo liberatorio
"SI PUÒ FARE"? Ecco, due giorni fa ho fatto esattamente la stessa
cosa, ma nella mia piccolissima cucina di Eindhoven. Perché? Perché sono
riuscita a cucinare LA pizza.
Insisto sull’articolo determinativo maiuscolo: io
ho cucinato una pizza degna di questo nome. Dopo quasi tredici anni vissuti
pericolosamente senza glutine – e dopo tonnellate di farine buttate per
esperimenti mal riusciti – sono riuscita finalmente ha trovare la ricetta
perfetta – per me – per la pizza. Ce l’ho fatta.
Di solito i cuochi non amano
divulgare i propri segreti, e quindi danno le ricette senza spiegare il
passaggio chiave, o senza dare l’ingrediente segreto (non quello di Kung Fu
Panda, per intenderci). Ma visto che io cuoca non sono, vi dirò esattamente
cosa ho fatto per raggiungere un risultato delizioso. Perché se non ci si aiuta
tra celiaci…
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540 gr di farina*
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7 gr di lievito secco
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510 ml di acqua frizzante (mi raccomando, deve
avere le bollicine)
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5 gr di sale
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56 ml di olio di semi di girasole (o altro olio
vegetale)
Il composto della pizza |
Si mischiano la farina, il lievito e il sale insieme, e poi si aggiungono lentamente l’acqua e l’olio. Dopo aver girato il composto per qualche minuto (che rimane “morbido”, come uno yogurt o la maionese), lo si mette su una teglia nel forno tiepido (è sufficiente accendere il forno per 10 minuti a 50 gradi) nella parte alta. Nella parte bassa del forno si metta una pentola di acciaio (o un teglia) piena di acqua bollente, che aiuta la farina senza glutine a lievitare (perché necessita di liquidi). Qui io sbagliavo, di solito, nel senso che facevo lievitare il composto in un posto, poi dopo la lievitazione lo giravo e lo stendevo nella teglia. Lasciandolo lievitare nella teglia di cottura e senza toccarlo, l'impasto rimane morbido. Dopo 45 minuti circa accendere il forno a 250 gradi e far cuocere la pizza. Dopo circa 30 minuti, disporre il pomodoro e far cuocere, e solo alla fine aggiungere la mozzarella.
* Mi hanno giustamente fatto notare che sarebbe meglio specificare il tipo di farina usata. Io ho trovato una miscela della Finax, una ditta svedese (qui il link), e credo che la farina italiana piu' simile, come composizione, sia quella della Farmo (anche questa prodotta dall'amido di frumento deglutinato).
Hai una foto per vedere il risultato? E che farina hai usato? Purtroppo basta cambiare la farina e cambia il risultato :-(
RispondiEliminaAlessia, avevo delle foto ma l'altro ieri il mio cellulare si e' rotto, e la foto era li'.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la farina, ho usato una miscela della Finax, una ditta svedese, che secondo me e' molto simile alla miscela della Farmo (almeno per ingredienti). Ora sto scrivendo la ricetta del pane senza glutine, una delizia, e postero' delle foto.
Grazie!
Ciao Arianna, ben trovata!
RispondiEliminaSpero riusciremo a imparare tanto anche sul senza glutine estero!
Un abbraccio Jé
Guarda che la farina della Finax non ha amido deglutinato di frumento (deglutened wheat starch) ma normale amido di frumento (wheat starch) nella percentuale di max 2 mg di glutine ogni 100 gr di farina! Bisogna quindi solo fare attenzione a non mangiare troppi prodotti fatti con questa farina nell'arco della stessa giornata per non superare le dosi di glutine raccomandate dalle varie Associazioni Europee di celiaci che sono pari a 20ppm al giorno di glutine. Ciao
RispondiEliminaCiao Paola,
RispondiEliminaGrazie della segnalazione. Comunque l'amido di frumento contenuto in questa farina e' stato "privato" del glutine (o "deglutinato"), cosi' da consentirne l'uso ai celiaci. All'inizio ero un po' titubante ad usarlo, ma ho letto che le dosi di glutine al suo interno non superano quelle raccomandate (ovvero, i famosi 20 ppm). A presto