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sabato 17 novembre 2012

I Paesi Bassi, l’inquinamento e le biciclette


Uno dei parcheggi della stazione
Prima di trasferirmi con la famiglia nei Paesi Bassi, vivevo a Mantova. La città dei Gonzaga – oltre ai noti pregi culturali, architettonici, gastronomici e artistici – si trova in una zona, la pianura padana, che gode di un triste primato: è una delle zone più inquinate d’Europa. Da un rilevamento dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA del 2004, è emerso un quadro inquietante: nella pianura padana, come è possibile vedere in questo link) si trova un’alta concentrazione di diossido di azoto (NO2), gas prodotto dalle emissioni del traffico veicolare, dalla combustione delle biomasse, dalle centrali elettriche e dalle industrie pesanti.

domenica 11 novembre 2012

Italia vs Paesi Bassi #4

Formaggio "italiano"
Tutto il mondo è paese...
Al mercato settimanale di Eindhoven, nel banco dei formaggi, ho trovato questo cartello: in apparenza, sembra un'iniziativa di tutto rispetto ("Aiutatiamo l'Italia", da 25 a 10 euro al chilo). In realta', il formaggio "tipo parmigiano reggiano" è francese.

venerdì 9 novembre 2012

On The Lighter Side - Il pane senza glutine

Versione con olive
Nella mia piccolissima cucina si è verificato un altro "miracolo senza glutine": sono riuscita a fare il pane. BUONO! Ha un sapore ottimo, è lievitato, ed è morbido. Mio marito l'ha divorato.
Bando alle ciance, ecco la ricetta con foto.

giovedì 8 novembre 2012

Storie di ordinaria follia dalla politica italiana

Lo so, lo so, quando si vive all’estero si critica facilmente la propria patria e bla bla bla. Ma oggi ho letto una notizia che mi ha dato il voltastomaco. Il neoeletto presidente dell’unione delle Provincie italiane (Upi), Antonio Saitta, ha dichiarato che a breve le Province italiane decideranno di spegnere i riscaldamenti nelle scuole e l’aumento delle vacanze. Misura, questa, presa per “protestare contro i tagli di 500 milioni decisi con la spending review”.

On The Lighter Side - La pizza senza glutine

Avete presente la scena di Frankestein Junior di Mel Brooks, quando Gene Wilder si rende conto di poter seguire il sogno di suo nonno e riportare in vita un morto? L'urlo liberatorio "SI PUÒ FARE"? Ecco, due giorni fa ho fatto esattamente la stessa cosa, ma nella mia piccolissima cucina di Eindhoven. Perché? Perché sono riuscita a cucinare LA pizza.

venerdì 26 ottobre 2012

Lettera aperta al ministro del Lavoro e Politiche sociali, Elsa Maria Fornero

Gentile ministro Fornero,

Le scrivo in merito alla Sua dichiarazione rilasciata al convegno di Assolombarda qualche giorno fa, durante il quale ha affermato, a proposito del lavoro e dei giovani: "Non bisogna mai essere troppo 'choosy' (schizzinosi, ndr), meglio prendere la prima offerta e poi vedere da dentro e non aspettare il posto ideale".

mercoledì 24 ottobre 2012

Fare la spesa biologica a Eindhoven

"Uova fesche in vendita"
 I Paesi Bassi non sono noti per la loro varia tradizione culinaria. I piatti tipici sono principalmente zuppe (di piselli, con patate, con carne), nulla di estremamente elaborato, mentre i dolci ricordano quelli della tradizione anglosassone.
Ma su una cosa gli olandesi sono molto avanti rispetto all'alimentazione corretta e a km zero: trattandosi di nazione a tradizione contadina, sono moltissime le fattorie dove e' possibile acquistare frutta e verdura biologici, di stagione, e di zona.

mercoledì 17 ottobre 2012

I Am Rude - #3

Come far contento un olandese? NON LO SO! Stamattina sono andata dal fornaio - uno dei posti che amo meno al mondo - e ho ordinato il pane in olandese, compiendo un bello sforzo. E ho pensato: "Cosi' saranno contenti, sto provando a parlare la loro lingua". Ecco, mi sbagliavo: una signora, nel negozio, mi ha guardata con sufficienza e ha detto: "Non serve, tanto qui tutti parlano inglese". Allora ditelo...

lunedì 15 ottobre 2012

Italia vs Paesi Bassi #2

Cosi' pero' sembra quasi che io tifi per l'Italia... Ma devo raccontarvi, o lettori semi-immaginari, uno dei drammi di Eindhoven: andare in stazione con un passeggino. Una nazione cosi' civile e bla bla bla non ha gli ascensori che portano ai binari. E i suddetti binari si trovano al piano superiore. Per cui o ci si carica il passeggino in braccio, o si aspetta un aiuto caritatevole, oppure si violano palesemente i cartelli e si porta il passeggino sulle scale mobili. Ma sono per andare ai binari. Perche' non ci sono le scale mobili per tornare alla stazione.

venerdì 12 ottobre 2012

Italia vs Paesi Bassi. Ovvero, quello che nel Belpaese non vedrete mai...

Addetto comunale che pulisce la pensilina del bus
L'idea di una nuova rubrica mi e' venuta soppesando le differenze tra i miei due paesi (che mi piaccia o no, ormai vivo qui, con la mia famiglia, ed e' meglio che mi abitui): positive e negative, nel bene e nel male. Per sottolineare le differenze - culturali, sociali, economiche - di due posti geograficamente lontani, e geograficamente diversi. Basti pensare, ad esempio, che i Paesi Bassi sono grandi quando la Lombardia, piu'  o meno, o che qui la montagna piu' alta svetta intorno ai 323 metri. O alle meno simpatiche differenze climatiche: mentre i fortunati, in Italia, si godono in questo periodo temperature autunnali, noi abbiamo gia' acceso i riscaldamenti in casa.

venerdì 7 settembre 2012

Andare dal medico nei Paesi Bassi. E non ricevere aiuto

Stavolta, il post parte da una nuova prospettiva: non la solita (in Olanda* si vive bene e tutto funziona), ma da un nuovo punto di vista. E cioe': ci sono cose che funzionano meglio in Italia che in ogni altra parte del mondo. Esatto! Mi riferisco al nostro bistrattato (ma mai cosi' tanto apprezzato) sistema sanitario nazionale, o SSN. Come sempre, quando le cose le hai, non ti accorgi del loro valore. O lo dai per scontato. Poi quelle stesse cose ti mancano, e ti accorgi della differenza. Ma procediamo a piccoli passi.

giovedì 6 settembre 2012

Fare la spesa nei Paesi Bassi

Ricordo ancora, con qualche tremore, il primo giorno in cui sono entrata in un supermercato a Eindhoven. Cercavo di rassicurarmi e fare training autogeno dicendomi che un paese cosi' colto e aperto alle lingue avrebbe avuto le etichette scritte almeno in inglese. Ecco, mi sbagliavo. Dopo aver imparato alcune parole chiave (senza glutine si scrive glutenvrij, grano e' tarwe, pollo e' kip), mi sono affidata a quel pochissimo francese che conosco e alla sua somiglianza con l'italiano per capire. Un giorno ho portato a casa una minestra - senza glutine - e solo quando l'ho aperta ho scoperto che si trattava della famosissima Erwtensoep, ovvero la zuppa di piselli con carne, piccante e affumicata. Immangiabile!

lunedì 3 settembre 2012

Regina per un giorno

"Tutte le spose meritano una festa. A qualunque eta"'. Questo e' il pensiero della mia amica Brandi, dall'Idaho, che ha organizzato per me la piu' divertente, rialssante e imbarazzante festa di addio al nubilato mai esistita! 
Tutto inizia a luglio. La mia Brandi (una stupenda ragazza del vecchio West americano, bionda e con gli occhi blu) mi dice di tenermi libera per il primo settembre, perche' sta organizzando il mio Bachelorette Party*. Ovviamente, deve mantenere il segreto e non puo' rivelare molto; le chiedo solo una cosa: niente uomini nudi e torte a forma di pene. Va bene che ogni sposa merita una sua festa prima del matrimonio, ma correre da un bar all'altro ubriache e infilare banconote nelle mutande sexy di qualche spogliarellista mi sembra decisamente troppo. Mi tranquilliza: sara' solo una cena leggera con qualche amica.

domenica 2 settembre 2012

On The Lighter Side - Zucchini-Pineapple Gluten-Free Bread

Here in Eindhoven summer is nearly over, and a sweet-and still warm-fall is on its way. So I thought: Why not bake something that smells and tastes like my favourite season? I opened my private, and somewhat magic, drawer, and took out raisins, nuts, brown sugar, stirred them with vegetables and fruits, and baked this delicious bread, handy for breakfast as well as for healthy snacks!
Zucchini-Pineapple Gluten-Free Bread
Ingredients: 190g (1-1/2 cups) zucchini, shredded; 130g (2/3 cups) brown sugar (or your favourite sweetener); 120g (1 cup) gluten-free flour; 75 g (1/2 cup) raisins; 65 g (1/3 cup) drained pineapple; 1 egg (50-60 g); 60 g (1/2 cup) nuts (I used 20g almonds, 20g pine nuts, 20g cashews); 6 g (1 teaspoon and 1/4) baking soda and baking powder; 5 g (1 teaspoon) vanilla (I used the extract); 2.5 g (1/2 teaspoon) cinnamon; 2.5 g (1/2 teaspoon) allspice; 1.25 g (1/4 teaspoon) nutmeg; 1 pinch salt.

sabato 25 agosto 2012

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 5

Eureka! Alla fine ho trovato un asilo per il mio bambino. Ovvero, un posto dove mi sento sicura di lasciare il mio prezioso tesoro, fosse anche per poche ore a settimana, in mano a dei completi estranei. La scelta e' ricaduta su Korein Kinderplein, vicinissimo a casa. Ero stata a parlare con il responsabile dei bambini dai 4 anni in su a marzo (qui il resoconto), ed ero rimasta colpita dalla loro serieta' e varieta' di approcci allo sviluppo del bambino. Dopo aver sbrigato le pratiche burocratiche (uno dei problemi dei Paesi Bassi...), sono andata nuovamente a parlare con i responsabili della scuola. La gentilissima Vivian (tra l'altro anche bella!) mi ha fatto fare il giro della scuola e mi ha mostrato la classe dove sarebbe andato Leonardo, oltre a presentarmi le maestre, due giovani ragazze sorridenti e gentili.

Tutto stabilito, ho atteso con ansia il primo giorno. Che, puntualmente, e' arrivato. Giorni prima avevo iniziato il training autogeno (per me, soprattutto), dicendo a Leonardo che sarebbe andato a scuola, che avrebbe conosciuto nuovi bambini, che si sarebbe divertito, che avrebbe imparato tante cose--la piu' importante, l'olandese-- e che la mamma, alla fine delle 3 ore, sarebbe andata a prenderlo puntuale. Gli ho spiegato altre volte come sarebbe stata la sua giornata, sperando in un primo giorno sereno per tutti.

mercoledì 22 agosto 2012

I Am Rude - gli olandesi e gli stranieri part 2

Al banco degli autobus, stazione di Eindhoven. Ho bisogno di caricare la carta Hermes, per ottenere sconti sui viaggi in autobus. Entro con mia nipote, 10 anni, bellissima. Ci avviciniamo al banco, il commesso ci dice qualcosa in olandese e io rispondo, in inglese, che non parliamo la lingua. Immediatamente ribatte: "E perche' non la studiate?". Mia nipote, che non capisce bene l'inglese, sorride imbarazzata. Al che' l'addetto aggiunge: "Almeno sorride".

Ho capito. Devo solo diventare carina, cosi' gli olandesi maleducati, convinti che tutti debbano imparare a parlare la loro lingua (tra l'altro, abbastanza complicata, e, tra l'altro, senza chiedersi da quanto tempo si risiede nei Paesi Bassi) la smetteranno di rispondermi male. Basta poco.

domenica 3 giugno 2012

2 giugno, Festa della Repubblica italiana

Oggi (ancora per pochi minuti) e' il 2 giugno, ovvero il giorno in cui l'Italia festeggia il suo essere una repubblica. E non una monarchia. Era il 2 giugno del 1946 quando agli italiani - e, per la prima volta nella nostra storia, alle italiane - fu chiesto di scegliere tra due forme di governo. Ora, la storia riporta di brogli, intimidazioni e altro, ma il fatto rimane: 12.998.131 donne e 11.946.056 uomini decisero di mandare in pensione la monarchia costituzionale e diventare una repubblica.

venerdì 27 aprile 2012

Quiz Night - Out with the Girls

Life's not only looking after my son, do the shopping, do my housework, cook, try to survive to all of this... I also need some time out with friends, a laugh (or more than one, maybe!) and maybe a glass of wine! So, when my friend Brandi asked me if I wanted to go out for a Quiz Night I was thrilled. And as my husband said he wasn't supposed to save the world for that particular night (well, we're always looking at the sky to catch a glimpse of the emergency bat-shaped call  from Gotham City, but THAT is an entirely different matter) I was filled with joy! A night out, three long hours without checking for Leonardo, without worrying about tantrum, dinner, going to bed, but only FUN!

So I went to the Carousel, a restaurant in downtown Eindhoven, where every Thursday there's the Quiz Night, and looked for Brandi. I found her with Allyson and Danette, and then Danica came. We were the team "From Venus", but mostly we were from Italy, Usa and Ireland! A nice, well-assorted group of ladies and moms.

giovedì 19 aprile 2012

Tips for Expats in Eindhoven

Moving is never easy, especially when your country of origin is far away and you find yourself in a different environment, with different timetable and habits. The very first thing I noticed since I moved in Eindhoven was: Where do they do the shopping? I surfed the net for clues, but only in English, so I couldn't find much. Then I bought a Dutch-English Dictionary, and try to figure out (with the precious help of Google Translator) where markets where. I am lucky, though, because my brother-in-law lived nearly 10 years in The Netherlands, so he is a constant source of valuable information. 

But I was much more luckier than that because I have joined the International Women Club of Eindhoven. Found it before leaving Italy, it made me feel like I had a distant friend there waiting for me. Well, the truth is that I fund friends there, loaded with kindness, life history, suggestions, but most of all friendship. Which is something you have to be lucky to find. And I did.


La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 4

The (Mis)education of Children in The Netherlands - Part 4

If you ask what is the typical Dutch habit, mostly everyone will answer: You need to ask them exactly what you want. Well, at the beginning I simply couldn't believe it. If you want to be a teacher, than you have to know what you have to do, and not wait for others to tell you. Same thing for any other job in the world. But not, apparently, for the workers at the creche where I took Leonardo in March. The experience was so bad, so unbelievable, that I thought I could never understand the "Dutch Way". 
Then, I tried again.

I took Leonardo to the same place, at the creche (daycare, in Dutch) of a thermal station close to Eindhoven. With my hearth pumping, nervous from head to toe, and nearly shaking (inside), I went to speak to one of the worker. And this time she was listening. Carefully. To every word I said. Please, give Leonardo his food, then he can eat all alone. Please, change his nappy around 11, just before lunch. If he cries, he can have some cookies. And please, help him with the straw, or else he won't be able to drink his juice. Then went. He was playing peacefully.

mercoledì 18 aprile 2012

On The Lighter Side - Chocolate and Rasberry Gluten-Free Muffins

I think I'm gonna use my fantastic blender Vitamix (a migrant, as we are: of American origin, bought in Amsterdam by my brother-in-law, taken to Mantua and then back to The Netherlands) and its stunning recipes book, whose subtitles is "For Better Living". As a matter of fact, butter and other fat stuff are banned, but I've found out that life can be good and tasty even when light!
For all the ones without the blender (that can be use to blend literally any kind of food), I think a normal food processor will do the trick. I have personalized the recipe with the ingredients I had at home and for my special gluten-free flour.

Chocolate and Raspberry Gluten-Free Muffins
Make sure you have all the ingredients, then preheat oven to 350 F. Ingredients: 1-1/2 cups whole wheat gluten-free flour; 1/2 cup soy flour; 2 teaspoons baking powder; 1/3 cup brown sugar; 1/2 teaspoon cinnamon; 1 cup soy or skimmed milk (I use ubiquitous rice milk); 2 medium eggs; 2 tablespoons olive oil; 2 ounces dark chocolate, chopped; 3 ounces raspberry (if you use frozen fruits, do no thaw before using them). Combine together flour, baking powder, brown sugar and cinnamon in a bowl and put aside. Put eggs, olive oil and milk in the blender and start with speed 1 to 8 for 10 seconds. Then mix all the ingredients together at speed 8 for other 10 seconds. Divide the batter in two: put chocolate in one, and frozen raspberry in the other. Fill muffin cups (I use the silicone one) to within 1/3 inch of top and bake for 15-20 minutes.

On The Lighter Side - Chocolate and Raspberry Gluten-Free Muffins

Ho deciso di utilizzare il mio fantastico frullatore Vitamix (un migrante come noi: americano di origini, comprato ad Amsterdam da mio cognato, portato a Mantova e poi tornato nei Paesi Bassi) e il suo altrettanto eccezionale libro di ricette, il cui sottotitolo e' "For Better Living". Ovvio che il burro e altri ingredienti grassi sono eliminati, ma ho scoperto con piacere che la vita e' buona anche light!
Per chi non ha il fantastico elettrodomestico di cui sopra (utile per rendere in puree ogni tipo di cibo, e per preparare un'infinita' di cose), la ricetta e' la stessa se preparata con un robot da cucina. Io ho modificato proporzioni e altro a mia discrezione per mancanza di alcuni degli ingredienti e per adattarla alla farina senza glutine.   

Chocolate and Raspberry Muffins
 180 gr di farina integrale; 45 gr di farina di soia; 10 gr di lievito per dolci; 70 gr di zucchero di canna; 1/2 cucchiaino di cannella; 240 ml di latte di soia o scremato (io ho usato l'onnipresente latte di riso); 2 uova; 30 ml di olio d'oliva; 40 gr di cioccolato fondente tagliato a pezzetti; 80 gr di lamponi (se si usano frutti congelati, non c'e' bisogno di scongelare prima). 
Dopo aver predisposto tutti gli ingredienti sul tavolo da cucina, accendere il forno a 180 gradi. Mescolare gli ingredienti secchi (farina, lievito, zucchero di canna, cannella) in una zuppiera. Nel Vitamix (o nel robot da cucina) mettere le due uova intere, il latte e l'olio e, partendo dalla velocita' 1, arrivare alla 8 per 10 secondi. Aggiungere gli ingredienti secchi al composto e mescolare bene. Dividere in due parti il risultato, e in una parte aggiungere la cioccolata fondente, nell'altra i lamponi. Mettere la pastella in stampi da muffin (io uso sempre quelli in silicone) e riempirli fino a 1/3 dal bordo. Cuocere per circa 15-18 minuti.

martedì 17 aprile 2012

I Am Rude - gli olandesi e gli stranieri

Credo che, al mondo, solo noi italiani siamo cosi' tanto esterofili da perdonare a tutti l'incapacita' di esprimersi nella nostra lingua. Al di la' delle Alpi, infatti, ognuno vuole che si parli nel proprio idioma. E basta.
Gli olandesi non fanno eccezione. Ovviamente, se si spiega che si e' in Olanda da poco, o che si sta studiando, o si provano a dire due parole (anche mal pronunciate), di solito l'interlocutore capisce e si adegua. Se poi si dice "mi spiace, non parlo l'olandese" invece che parlare direttamente in inglese, allora si predispone meglio la persona verso di noi. Di solito. Ma non sempre e' cosi'.

Nel negozio DHL a Eindhoven.
Io: Hallo, I'm SORRY I don't speak Dutch.
Il proprietario: You live here, so why don't you learn it?
Io: I'm here since two months, can you forgive me? (Cercavo di essere sarcastica...)

sabato 14 aprile 2012

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 3

Terzo round con gli asili in Olanda. Non si ferma la mia ricerca di un posto in cui poter lasciare, per tre ore al giorno, e per qualche giorno a settimana, la mia bestiolina ombrosa. Trattandosi della persona piu' importante nella mia vita, e' ovvio che cerchi il posto migliore per farlo giocare in tutta serenita' e tranquillita'. E considerando che tutto si svolgera' in olandese (lingua che lui, per ora, non capisce), e che Leonardo e' abituato a passare insieme a me gran parte della giornata, voglio essere sicura di lasciarlo in mani sapienti, evitando al massimo traumi e dolori. Per lui e per me. 

Appena arrivati, Leonardo si mette subito a giocare con quello che trova (alla sua eta' e' ancora difficile intrattenere rapporti con gli altri bimbi), ma tutto si svolge bene. Io parlo con la maestra, lui si diverte a costruire torri di costruzioni che poi, immancabilmente, distrugge. Tutti i bimbi presenti sono piu' grandi di Leonardo, ma le classi sono miste. Gentilmente, la maestra mi spiega come si svolgono le giornate, quali sono le attivita' per i bambini e come si cerca di farli partecipare attivamente alla routine giornaliera dell'asilo. Intanto, Leonardo e' entrato dentro una casetta di legno e si diverte a chiudere e aprire la porta. Ma come attirati dalla piccola preda, quattro bambini si mettono dall'altro lato della porta e gli impediscono di aprirla. Lui la prende con filosofia, gioca e poi si distrae cercando altro. E' evidente, pero', che ai quattro bimbi questo non va bene. Gli si mettono intorno e gli tolgono, a turno, tutti i giochi che lui riesce a prendere. Ma, sempre con estrema nonchalance, Leonardo si gira e cerca altro. A un certo punto, due di loro si dicono qualcosa, e mentre uno blocca il mio bimbo a terra, l'altro lo prende a calci. Le maestre, serafiche, non intervengono (poco prima una delle due tirocinanti aveva sedato una rissa tra due bambini, ma solo dopo il pianto). Io, a quel punto, parlo. E dico NO nella direzione dei bambini violenti che, ovviamente, capiscono il tono delle mie parole e si fermano. A quel punto, e SOLO a quel punto, la maestra che parla con me dice qualcosa alla tirocinante.

On The Lighter Side - Torta alla carota

Torta senza glutine alla carota, con ananas e cocco
Ieri sera sono andata a giocare alla Loteria Mexicana con le mie amiche internazionali di Eindhoven. Trattandosi di una potluck dinner, ho portato una torta alla carota, sempre e rigorosamente senza glutine. Il risultato e' ottimo, perche' questa ricetta - oltre a non contenere burro - ha il pregio di essere molto morbida e umida, grazie all'aggiunta di due ingredienti che piu' segreti di cosi' non si puo': la farina di cocco e l'ananas.
Enjoy ;)

lunedì 9 aprile 2012

Asilo nido, questo sconosciuto.

Mentre la mia bestiolina ombrosa dorme (eheh!), mi metto al lavoro sulla ricerca dell'asilo nido, o childcare. 
Allora, per prima cosa noi non rientriamo tra le famiglie che possono ricevere aiuto dal governo in questo campo. E va bene, e' giusto cosi'. Ora che il problema della casa e' risolto, e' ora di trovare un asilo. La bestiolina comincia a parlare ora, e quelle poche cose che dice le esprime in italiano. Ovvio. Pronuncia anche qualche parolina in inglese (da quando e' piccolissimo ha visto solo cartoni nella sacra lingua di Albione). Visto che siamo a Eindhoven, ci piacerebbe che potesse imparare olandese e inglese. Piu' l'italiano. Troppa confusione? Probabile, ma se rimarremo a vivere qui Leonardo dovra' poter socializzare con amichetti olandesi, oltre che inglesi. E visto che nessuno parla olandese in casa, abbiamo bisogno del nido. Cosi' che anche io possa avere tempo per studiare questa difficilissima lingua.

sabato 7 aprile 2012

Andare dal medico in Olanda. Huisarts in Nederland - part II

Nella sala d'attesa del mio medico
Sempre a soppesare pro e cons... Allora, in queste settimane sono stata spesso dal medico (nulla di grave). Ma andare dal medico con un bimbo e' tutta un'altra storia.

Chi tra voi, lettori sconosciuti, e' mai stato in un luogo come la sala d'attesa di uno studio con un bambino piccolo sa di cosa sto per parlare. Appena entrati, tutti si girano, di solito perche' il bambino in questione urla. O si lamenta, o fa dei versi, o piagnucola perche' preferiva di gran lunga essere da un'altra parte, piuttosto che qui. 

Andare dal medico in Olanda. Huisarts in Nederland - part I

Trovare un medico generico in Olanda non e' semplicissimo. Per via della burocrazia, della documentazione richiesta e, per gli expat come me, per via della lingua. Incomprensibile, per ora. 

Per prima cosa, bisogna essere registrati presso un comune olandese, il che prevede avere un contratto di affitto (o i documenti del mutuo per l'acquisto di una casa). Poi e' necessaria un'assicurazione sanitaria (la base costa circa 100 euro a persona al mese, e copre le visite dal medico generico, i ricoveri in ospedale e le analisi del sangue di controllo). A questo punto, bisogna cercare un medico, o un centro medico che abbia, possibilmente, anche una farmacia di riferimento (ma quest'ultima non e' una decisione obbligatoria). Importante per gli stranieri e' sapere se le receptionist (in grado di gestire problemi medici lievi) siano in grado di capire l'inglese, cosi' come i medici (quasi tutti in Olanda parlano un buon inglese). Poi in quali orari si puo' essere visitati, e come vegono gestite le urgenze. Se si hanno amici che abitano nello stesso quartiere, e' bene chiedere ulteriori informazioni. 

lunedì 19 marzo 2012

On The Lighter Side - Torta paradiso alla crema e frutti di bosco senza glutine

Visto che non si puo' parlare solo di argomenti seri, e vista l'ora (in Olanda hanno gia' mangiato, ma per gli italiani sta per arrivare l'ora di mettersi a tavola), ecco la ricetta per una torta paradiso farcita di crema e decorata con frutti di bosco. Il tutto rigorosamente senza glutine.

Eccola: 300 gr di fecola o di farina (io ho usato quella della FInax della Fibrepan); 200 gr di zucchero a velo; 200 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente; 6 uova intere; 1 bustina di lievito per dolci (io ho trovato quella da 10 gr, credo che in Italia si usi quella da 16 gr); un pizzico di sale. Si sbattono le uova intere con lo zucchero, poi si aggiunge il burro ammorbidito. Poi si setaccia la farina con il lievito e si aggiunge al composto di uova, burro e zucchero. Si inforna nel forno tiepido a 160' per 20 minuti, e poi a 180' per altri 10 minuti.

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 2

Ovviamente non ci si puo' fare una giusta impressione se si guarda SOLO a un paio di esperienze (piu' o meno negative). Per questo oggi, o lettori immaginari, vi parlero' di un altro lato dell'educazione dei bambini in Olanda. O, almeno, di quello che ne ho percepito io.

Nel pomeriggio sono passata in un asilo/nido/scuola materna (diverso da come lo intendiamo in Italia) per capire che tipo di servizi possono offrire a chi, come me, non ha nessuno a cui lasciare il bambino per qualche ora durante il giorno. Il posto, vicinissimo a casa (veramente around the corner) mi e' sembrato molto accogliente e mi ha colpita la "liberta'" con la quale i bambini presenti (in eta' dai 4 anni in su) potevano giocare, sotto l'occhio attento di alcuni educatori che, pero', cercavano di non intervenire e lasciare fare ai piccoli. Poi ho chiesto informazioni, e un gentilissimo ragazzo mi ha spiegato le funzioni e le specifiche del posto. 

giovedì 15 marzo 2012

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 1

Ogni cultura porta con se' differenze e aspetti che ad altri possono sembrare assurdi. O fuori luogo. Quello che, finora, mi ha "sconvolta" del sistema olandese e' il rapporto con l'educazione e il trattamento dei bambini. Ora, noi mamme italiane siamo famose nel mondo per il nostro attaccamento morboso ai cuccioli, per le paure che ci portiamo dietro (non prendere freddo, mangia, quello e' sporco, eccetera eccetera) e per il nostro lato da "pezza calda" (definizione di mia madre. Significa, appunto, tendenza a coprire e a proteggere spinta all'estremo). Proprio la settimana scorsa le mie amiche international mi hanno chiesto, tra le risate, di raccontare cosa fa un'italica mamma (siamo famose nel mondo...). 

venerdì 2 marzo 2012

Facciamo amicizia con l'ospedale di Eindhoven

Fatto. Abbiamo timbrato il cartellino. Ora siamo a posto. Come direbbe la mia amica Paola, ora abbiamo una stellina: quando ne hai 5, ti danno un premio (un gesso gratuito?). Il mio bimbo e' stato male e, ancora senza dottore, siamo corsi all'ospedale di Eindhoven, il Catharina-Ziekenhuis. Alle due di notte siamo entrati nel pronto soccorso con un bambino urlante. Prima cosa positiva: abbiamo parcheggiato subito fuori dall'ingresso. Una volta spiegato al medico di guardia il problema, abbiamo aspettato poco (non piu' di mezz'ora) prima di incontrare il pediatra di turno. Un ragazzo giovane, che ha seguito la situazione di Leonardo in ogni dettaglio, non trascurando nulla (neanche di darmi una pacca sulla spalla e rincuorarmi mentre piangevo a dirotto, o offrirci un caffe').

lunedì 13 febbraio 2012

Perche' questo blog?

Ovviamente, la domanda nasce spontanea: a cosa serve l'ennesimo blog di una mamma che si trasferisce all'estero? Ve lo spiego subito, o lettori inesistenti: perche' quando abbiamo deciso di venire a vivere qui non siamo riusciti a trovare informazioni utili nello specifico. Mi spiego: io avevo bisogno di una serie quasi vicina all'infinito di informazioni e notizie. Per prima cosa perche' la maggior parte di quello che trovi sull'Olanda e' in olandese, lingua quanto mai ostica (che sto studiando). Poi perche', molto spesso, non si trovano le informazioni dettagliate. Per me e' fondamentale avere il maggior numero di informazioni (sugli asili, sul sistema scolastico, ma anche sui parchi per far giocare i bambini, su come si fa la raccolta differenziata, come ci si iscrive al comune...). Inoltre, ho un problema di intolleranze alimentari, e anche per questo mi sono dovuto rivolgere ad altri canali. Allora mi sono detta: perche' non mettere in rete tutto quello che io riesco a scoprire in prima persona, e condividerlo con chi sta per vivere un'esperienza analoga?

Inizia una nuova avventura!

Da tre settimane vivo a Eindhoven con figlio e compagno. Da tre settimane non sono piu' in Italia, ma nel Sud dell'Olanda. E devo dire che la cosa mi piace. Certo, quando si cambia paese c'e' sempre una fase iniziale, detta anche "luna di miele", in cui tutto sembra bello e nuovo. Poi, dopo un po', ci si accorge che tanto bello non e', che anche li' (ovunque sia) le cose non vanno, e allora ci si accorge che si sente nostalgia di casa. Ma per me questo non vale. Perché'? Ma perche' io ero gia' lontana da casa. E allora vediamo se e come riuscire a tirare fuori il meglio da questa esperienza, che per ora ha durata illimitata. Stay tuned...