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venerdì 27 aprile 2012

Quiz Night - Out with the Girls

Life's not only looking after my son, do the shopping, do my housework, cook, try to survive to all of this... I also need some time out with friends, a laugh (or more than one, maybe!) and maybe a glass of wine! So, when my friend Brandi asked me if I wanted to go out for a Quiz Night I was thrilled. And as my husband said he wasn't supposed to save the world for that particular night (well, we're always looking at the sky to catch a glimpse of the emergency bat-shaped call  from Gotham City, but THAT is an entirely different matter) I was filled with joy! A night out, three long hours without checking for Leonardo, without worrying about tantrum, dinner, going to bed, but only FUN!

So I went to the Carousel, a restaurant in downtown Eindhoven, where every Thursday there's the Quiz Night, and looked for Brandi. I found her with Allyson and Danette, and then Danica came. We were the team "From Venus", but mostly we were from Italy, Usa and Ireland! A nice, well-assorted group of ladies and moms.

giovedì 19 aprile 2012

Tips for Expats in Eindhoven

Moving is never easy, especially when your country of origin is far away and you find yourself in a different environment, with different timetable and habits. The very first thing I noticed since I moved in Eindhoven was: Where do they do the shopping? I surfed the net for clues, but only in English, so I couldn't find much. Then I bought a Dutch-English Dictionary, and try to figure out (with the precious help of Google Translator) where markets where. I am lucky, though, because my brother-in-law lived nearly 10 years in The Netherlands, so he is a constant source of valuable information. 

But I was much more luckier than that because I have joined the International Women Club of Eindhoven. Found it before leaving Italy, it made me feel like I had a distant friend there waiting for me. Well, the truth is that I fund friends there, loaded with kindness, life history, suggestions, but most of all friendship. Which is something you have to be lucky to find. And I did.


La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 4

The (Mis)education of Children in The Netherlands - Part 4

If you ask what is the typical Dutch habit, mostly everyone will answer: You need to ask them exactly what you want. Well, at the beginning I simply couldn't believe it. If you want to be a teacher, than you have to know what you have to do, and not wait for others to tell you. Same thing for any other job in the world. But not, apparently, for the workers at the creche where I took Leonardo in March. The experience was so bad, so unbelievable, that I thought I could never understand the "Dutch Way". 
Then, I tried again.

I took Leonardo to the same place, at the creche (daycare, in Dutch) of a thermal station close to Eindhoven. With my hearth pumping, nervous from head to toe, and nearly shaking (inside), I went to speak to one of the worker. And this time she was listening. Carefully. To every word I said. Please, give Leonardo his food, then he can eat all alone. Please, change his nappy around 11, just before lunch. If he cries, he can have some cookies. And please, help him with the straw, or else he won't be able to drink his juice. Then went. He was playing peacefully.

mercoledì 18 aprile 2012

On The Lighter Side - Chocolate and Rasberry Gluten-Free Muffins

I think I'm gonna use my fantastic blender Vitamix (a migrant, as we are: of American origin, bought in Amsterdam by my brother-in-law, taken to Mantua and then back to The Netherlands) and its stunning recipes book, whose subtitles is "For Better Living". As a matter of fact, butter and other fat stuff are banned, but I've found out that life can be good and tasty even when light!
For all the ones without the blender (that can be use to blend literally any kind of food), I think a normal food processor will do the trick. I have personalized the recipe with the ingredients I had at home and for my special gluten-free flour.

Chocolate and Raspberry Gluten-Free Muffins
Make sure you have all the ingredients, then preheat oven to 350 F. Ingredients: 1-1/2 cups whole wheat gluten-free flour; 1/2 cup soy flour; 2 teaspoons baking powder; 1/3 cup brown sugar; 1/2 teaspoon cinnamon; 1 cup soy or skimmed milk (I use ubiquitous rice milk); 2 medium eggs; 2 tablespoons olive oil; 2 ounces dark chocolate, chopped; 3 ounces raspberry (if you use frozen fruits, do no thaw before using them). Combine together flour, baking powder, brown sugar and cinnamon in a bowl and put aside. Put eggs, olive oil and milk in the blender and start with speed 1 to 8 for 10 seconds. Then mix all the ingredients together at speed 8 for other 10 seconds. Divide the batter in two: put chocolate in one, and frozen raspberry in the other. Fill muffin cups (I use the silicone one) to within 1/3 inch of top and bake for 15-20 minutes.

On The Lighter Side - Chocolate and Raspberry Gluten-Free Muffins

Ho deciso di utilizzare il mio fantastico frullatore Vitamix (un migrante come noi: americano di origini, comprato ad Amsterdam da mio cognato, portato a Mantova e poi tornato nei Paesi Bassi) e il suo altrettanto eccezionale libro di ricette, il cui sottotitolo e' "For Better Living". Ovvio che il burro e altri ingredienti grassi sono eliminati, ma ho scoperto con piacere che la vita e' buona anche light!
Per chi non ha il fantastico elettrodomestico di cui sopra (utile per rendere in puree ogni tipo di cibo, e per preparare un'infinita' di cose), la ricetta e' la stessa se preparata con un robot da cucina. Io ho modificato proporzioni e altro a mia discrezione per mancanza di alcuni degli ingredienti e per adattarla alla farina senza glutine.   

Chocolate and Raspberry Muffins
 180 gr di farina integrale; 45 gr di farina di soia; 10 gr di lievito per dolci; 70 gr di zucchero di canna; 1/2 cucchiaino di cannella; 240 ml di latte di soia o scremato (io ho usato l'onnipresente latte di riso); 2 uova; 30 ml di olio d'oliva; 40 gr di cioccolato fondente tagliato a pezzetti; 80 gr di lamponi (se si usano frutti congelati, non c'e' bisogno di scongelare prima). 
Dopo aver predisposto tutti gli ingredienti sul tavolo da cucina, accendere il forno a 180 gradi. Mescolare gli ingredienti secchi (farina, lievito, zucchero di canna, cannella) in una zuppiera. Nel Vitamix (o nel robot da cucina) mettere le due uova intere, il latte e l'olio e, partendo dalla velocita' 1, arrivare alla 8 per 10 secondi. Aggiungere gli ingredienti secchi al composto e mescolare bene. Dividere in due parti il risultato, e in una parte aggiungere la cioccolata fondente, nell'altra i lamponi. Mettere la pastella in stampi da muffin (io uso sempre quelli in silicone) e riempirli fino a 1/3 dal bordo. Cuocere per circa 15-18 minuti.

martedì 17 aprile 2012

I Am Rude - gli olandesi e gli stranieri

Credo che, al mondo, solo noi italiani siamo cosi' tanto esterofili da perdonare a tutti l'incapacita' di esprimersi nella nostra lingua. Al di la' delle Alpi, infatti, ognuno vuole che si parli nel proprio idioma. E basta.
Gli olandesi non fanno eccezione. Ovviamente, se si spiega che si e' in Olanda da poco, o che si sta studiando, o si provano a dire due parole (anche mal pronunciate), di solito l'interlocutore capisce e si adegua. Se poi si dice "mi spiace, non parlo l'olandese" invece che parlare direttamente in inglese, allora si predispone meglio la persona verso di noi. Di solito. Ma non sempre e' cosi'.

Nel negozio DHL a Eindhoven.
Io: Hallo, I'm SORRY I don't speak Dutch.
Il proprietario: You live here, so why don't you learn it?
Io: I'm here since two months, can you forgive me? (Cercavo di essere sarcastica...)

sabato 14 aprile 2012

La (dis)educazione dei bambini in Olanda - part 3

Terzo round con gli asili in Olanda. Non si ferma la mia ricerca di un posto in cui poter lasciare, per tre ore al giorno, e per qualche giorno a settimana, la mia bestiolina ombrosa. Trattandosi della persona piu' importante nella mia vita, e' ovvio che cerchi il posto migliore per farlo giocare in tutta serenita' e tranquillita'. E considerando che tutto si svolgera' in olandese (lingua che lui, per ora, non capisce), e che Leonardo e' abituato a passare insieme a me gran parte della giornata, voglio essere sicura di lasciarlo in mani sapienti, evitando al massimo traumi e dolori. Per lui e per me. 

Appena arrivati, Leonardo si mette subito a giocare con quello che trova (alla sua eta' e' ancora difficile intrattenere rapporti con gli altri bimbi), ma tutto si svolge bene. Io parlo con la maestra, lui si diverte a costruire torri di costruzioni che poi, immancabilmente, distrugge. Tutti i bimbi presenti sono piu' grandi di Leonardo, ma le classi sono miste. Gentilmente, la maestra mi spiega come si svolgono le giornate, quali sono le attivita' per i bambini e come si cerca di farli partecipare attivamente alla routine giornaliera dell'asilo. Intanto, Leonardo e' entrato dentro una casetta di legno e si diverte a chiudere e aprire la porta. Ma come attirati dalla piccola preda, quattro bambini si mettono dall'altro lato della porta e gli impediscono di aprirla. Lui la prende con filosofia, gioca e poi si distrae cercando altro. E' evidente, pero', che ai quattro bimbi questo non va bene. Gli si mettono intorno e gli tolgono, a turno, tutti i giochi che lui riesce a prendere. Ma, sempre con estrema nonchalance, Leonardo si gira e cerca altro. A un certo punto, due di loro si dicono qualcosa, e mentre uno blocca il mio bimbo a terra, l'altro lo prende a calci. Le maestre, serafiche, non intervengono (poco prima una delle due tirocinanti aveva sedato una rissa tra due bambini, ma solo dopo il pianto). Io, a quel punto, parlo. E dico NO nella direzione dei bambini violenti che, ovviamente, capiscono il tono delle mie parole e si fermano. A quel punto, e SOLO a quel punto, la maestra che parla con me dice qualcosa alla tirocinante.

On The Lighter Side - Torta alla carota

Torta senza glutine alla carota, con ananas e cocco
Ieri sera sono andata a giocare alla Loteria Mexicana con le mie amiche internazionali di Eindhoven. Trattandosi di una potluck dinner, ho portato una torta alla carota, sempre e rigorosamente senza glutine. Il risultato e' ottimo, perche' questa ricetta - oltre a non contenere burro - ha il pregio di essere molto morbida e umida, grazie all'aggiunta di due ingredienti che piu' segreti di cosi' non si puo': la farina di cocco e l'ananas.
Enjoy ;)

lunedì 9 aprile 2012

Asilo nido, questo sconosciuto.

Mentre la mia bestiolina ombrosa dorme (eheh!), mi metto al lavoro sulla ricerca dell'asilo nido, o childcare. 
Allora, per prima cosa noi non rientriamo tra le famiglie che possono ricevere aiuto dal governo in questo campo. E va bene, e' giusto cosi'. Ora che il problema della casa e' risolto, e' ora di trovare un asilo. La bestiolina comincia a parlare ora, e quelle poche cose che dice le esprime in italiano. Ovvio. Pronuncia anche qualche parolina in inglese (da quando e' piccolissimo ha visto solo cartoni nella sacra lingua di Albione). Visto che siamo a Eindhoven, ci piacerebbe che potesse imparare olandese e inglese. Piu' l'italiano. Troppa confusione? Probabile, ma se rimarremo a vivere qui Leonardo dovra' poter socializzare con amichetti olandesi, oltre che inglesi. E visto che nessuno parla olandese in casa, abbiamo bisogno del nido. Cosi' che anche io possa avere tempo per studiare questa difficilissima lingua.

sabato 7 aprile 2012

Andare dal medico in Olanda. Huisarts in Nederland - part II

Nella sala d'attesa del mio medico
Sempre a soppesare pro e cons... Allora, in queste settimane sono stata spesso dal medico (nulla di grave). Ma andare dal medico con un bimbo e' tutta un'altra storia.

Chi tra voi, lettori sconosciuti, e' mai stato in un luogo come la sala d'attesa di uno studio con un bambino piccolo sa di cosa sto per parlare. Appena entrati, tutti si girano, di solito perche' il bambino in questione urla. O si lamenta, o fa dei versi, o piagnucola perche' preferiva di gran lunga essere da un'altra parte, piuttosto che qui. 

Andare dal medico in Olanda. Huisarts in Nederland - part I

Trovare un medico generico in Olanda non e' semplicissimo. Per via della burocrazia, della documentazione richiesta e, per gli expat come me, per via della lingua. Incomprensibile, per ora. 

Per prima cosa, bisogna essere registrati presso un comune olandese, il che prevede avere un contratto di affitto (o i documenti del mutuo per l'acquisto di una casa). Poi e' necessaria un'assicurazione sanitaria (la base costa circa 100 euro a persona al mese, e copre le visite dal medico generico, i ricoveri in ospedale e le analisi del sangue di controllo). A questo punto, bisogna cercare un medico, o un centro medico che abbia, possibilmente, anche una farmacia di riferimento (ma quest'ultima non e' una decisione obbligatoria). Importante per gli stranieri e' sapere se le receptionist (in grado di gestire problemi medici lievi) siano in grado di capire l'inglese, cosi' come i medici (quasi tutti in Olanda parlano un buon inglese). Poi in quali orari si puo' essere visitati, e come vegono gestite le urgenze. Se si hanno amici che abitano nello stesso quartiere, e' bene chiedere ulteriori informazioni.