Nella sala d'attesa del mio medico |
Chi tra voi, lettori sconosciuti, e' mai stato in un luogo come la sala d'attesa di uno studio con un bambino piccolo sa di cosa sto per parlare. Appena entrati, tutti si girano, di solito perche' il bambino in questione urla. O si lamenta, o fa dei versi, o piagnucola perche' preferiva di gran lunga essere da un'altra parte, piuttosto che qui.
Appena viste le facce degli altri pazienti, e qualche raro sorriso, il bimbo comincia a cercare qualcosa di divertente per giocare. Ma, in poco meno di un minuto, si accorge che non c'e' nulla di interessante. E quando avete finito la scorta di "vuoi da bere, da mangiare", e conseguente lancio di oggetti che finiscono ovunque, allora siete presi da disperazione.
Appena viste le facce degli altri pazienti, e qualche raro sorriso, il bimbo comincia a cercare qualcosa di divertente per giocare. Ma, in poco meno di un minuto, si accorge che non c'e' nulla di interessante. E quando avete finito la scorta di "vuoi da bere, da mangiare", e conseguente lancio di oggetti che finiscono ovunque, allora siete presi da disperazione.
Non in Olanda! Perche'? Perche' qui, nelle sale d'attesa, ma anche in ognuno degli studi medici, c'e' un angolo con i giochi. Semplice e chiaro. Con una spesa di pochi euro si garantisce a tutti, e non solo alle mamme, un'attesa piena di serenita'. Nella foto il mio momento di serenita' personale. Un tavolino, due sedioline, macchinine, puzzle di legno, libri, bamboline, giocattoli vari. Stessa cosa nello studio del medico, dove Leonardo ha giocato con i cubi di legno e delle macchinette, lasciandomi la possibilita' di parlare con il dottore. E nella stanza dell'infermiera, per il prelievo di sangue.
Questi angoli della felicita' sono ovunque, in Olanda. Non solo nei reparti pediatrici, ma persino nei supermercati. In uno dei piu' grandi, qui a Eindhoven, ho trovato una stanza attrezzata con giochi per bambini (tra i quali anche dei grandi tablet al muro con puzzle e musica), tappeti e poltrone. Vicino alla cassa, alla vista di tutti. Stessa cosa nel Comune di Eindhoven, dove siamo andati a registrarci.
In questo caso, credo che si tratti di semplice buon senso. Ce ne vorrebbe di piu', ovunque...
Io sono fortunata, la mia dottoressa (medico di base, non pediatra eh!) è "avanti" ed in entrambi i suoi studi ha allestito un angolino per i bambini con colori e giocattoli... i bambini piccoli inoltre hanno il diritto di saltare la fila! (... si, si, io vivo in Italia!)
RispondiEliminaGli uffici pubblici in particolare dovrebbero imparare ad usare un po' più di buon senso... bravi gli olandesi!
Grazie, La Chiara, come dici anche tu basta veramente poco per rendere la vita di mamme e bambini un po' piu' semplice. E in questo gli olandesi sono avanti a noi.
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